Può la
testa vigile di Mussolini, il vate che “tutto
vede e tutto controlla”, essere oggi un oggetto di culto. Una opera d'arte di straordinaria modernità,
capace di influenzare l’opera di artisti moderni come il fotografo Robert
Mapplethorpe o lo scultore Tony Cragg?
Sì, anche
perché Renato Bertelli rappresenta un caso unico nel panorama della scultura
italiana del Novecento: il caso di un artista il cui nome è rilanciato in tutto
il mondo non per la sua lunga attività svolta nell'ambito della
"tradizione", ma per una forma plastica ideata nel 1933 durante una
breve esperienza tra i "Gruppi Futuristi Indipendenti" di Antonio
Marasco. Stiamo parlande de il Profilo
Continuo di Benito Mussolini, o Dux,
la cui morfologia si stacca nettamente dalla pletora dei ritratti mussoliniani,
attraverso una rilettura di alcuni principi futuristi enunciati da Boccioni.
L’opera incontra un grande successo e vennero realizzati numerosi multipli per
decorare le sedi di tutto l’impero, anche in previsione dell'Esposizione Universale. Degli esemplari di grande formato di questa
pregevole opera di sintesi e dinamismo, risultano conservati attualmente solo
pochi pezzi, tra cui la copia esposta presso la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze e un'altra
all'interno del Imperial War Museum
di Londra. Si presume che altre opere di grandi dimensioni, molte delle quali
realizzate in marmo, vennero irrimediabilmente distrutte durante la caduta del
Regime Fascista nel luglio 1943.
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Renato Bertelli, 1933 |
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Tony Cragg, Bad Guys, 2005.
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Renato
Bertelli (Lastra a Signa, 1900 - Firenze, 1974) si forma all’Accademia di Belle
Arti di Firenze. Nei primi anni Trenta entra nella sfera del futurismo toscano,
ricoprendo nel 1933 il ruolo di “Capogruppo Signa” tra i ‘Futuristi
Indipendenti’ diretti da Antonio Marasco. In quel periodo, oltre a studi
sull’‘aeropittura’ e sull’arte sacra futurista, crea il Dux a Profilo continuo,
ovvero la testa di Mussolini visibile da ogni punto, scultura che, brevettata
il 26 luglio 1933, venne serialmente riprodotta come “sopra-mobile” in diverse
materie e dimensioni. Una forma nella quale il richiamo classico del Giano
bifronte confluisce nei principi dinamici futuristi enunciati da Boccioni
riguardo la linea curva, elemento privilegiato negli anni Trenta dai più
moderni architetti italiani. Il Profilo Continuo è considerato come testata
d’angolo del secondo futurismo, un’opera d’arte richiesta nelle più importanti
mostre in ogni parte del mondo.
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1932 | | | |
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Dux (1929) by ThayahT (Ernesto Michahelles) |
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Thayaht - Il Grande Nocchiero |
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Io possiedo uno dei rari e pochissimi esemplari grandi in terracotta come quelli di Palazzo Pitti e del Museo della guerra di Londra.
RispondiEliminamia mail: augfontana@racine.ra.it
Augusto Fontana
Potrebbe interessarmi. prezzo max 8.000 euro
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