Comincia la sfida. Dovete in 30” indicare quanti più
nomi di scultori coinvolti nel più eclatante progetto di estetica politica
italiana del ‘900. Stiamo parlando delle straordinarie sculture di atleti dello
Stadio dei Marmi a Roma.
Pronti? Via!!
… OK. Quanti ne
avete indicati? Neanche uno. Wow. Strano... Ma neanche tanto. Perché l’opera, tra le più belle in assoluto della
poetica fascista, è stata rimossa dalla memoria. Eppure l’idea era bella e
fortemente innovativa.
Costruito su progetto del 1928 di Enrico Del Debbio
insieme al primo piano generale dell'allora Foro Mussolini, lo Stadio dei Marmi
venne portato a termine e inaugurato nel 1932. L’esplicita richiesta di Renato
Ricci - all’epoca sottosegretario all’educazione e fondatore dell’Opera
nazionale Balilla del responsabile del progetto - era che le statue fossero
commissionate e realizzate a giovani e quasi sconosciuti scultori italiani.
Questo per dare loro l’opportunità di mostrare il loro talento e poter diventare
famosi.
La volontà di questi allora sconosciuti scultori di dimostrare la propria capacità e tecnica traspare in ognuna delle loro sculture e trasmette un impressione di freschezza e forza che non lascia mai indifferenti, dando vita a un'opera realmente collettiva. Finanziate dalle diverse province, nascono così gruppi di straordinaria potenza, che si ispirano in parte a un gigante come Adolfo Wildt, ma che elaborano un modello autonomo di ricerca estetica.
La volontà di questi allora sconosciuti scultori di dimostrare la propria capacità e tecnica traspare in ognuna delle loro sculture e trasmette un impressione di freschezza e forza che non lascia mai indifferenti, dando vita a un'opera realmente collettiva. Finanziate dalle diverse province, nascono così gruppi di straordinaria potenza, che si ispirano in parte a un gigante come Adolfo Wildt, ma che elaborano un modello autonomo di ricerca estetica.
Sessantaquattro opere realizzate in marmo delle Apuane da 26
scultori. Silvio Canevari, Carlo De Verdi, Aroldo Bellini (che
realizzò 16 statue e il gruppo bronzeo dei lottatori), Aldo buttino, Nino
Cloza, Tommaso Bertolino…
E gli altri? Aiutateci a ridare loro una identità perduta…
Il pugile, ritratto del modello Marino Girolami, futuro regista della Saga dei Pierino con Alvaro Vitali. |
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