Crocevia...
siamo alla fine.
Già è scesa la sera:
anche questa è la fine.
Breve il cammino:
chi può esserne stanco?
Per me è già troppo lungo:
il dolore stanca.
Mani si offrivano:
perché non le hai prese?
Sospiri sospesi...
non li hai intesi!
La mia strada
tu non la segui.
Lacrime scorrono
tu non le vedi.
siamo alla fine.
Già è scesa la sera:
anche questa è la fine.
Breve il cammino:
chi può esserne stanco?
Per me è già troppo lungo:
il dolore stanca.
Mani si offrivano:
perché non le hai prese?
Sospiri sospesi...
non li hai intesi!
La mia strada
tu non la segui.
Lacrime scorrono
tu non le vedi.
Stefan
George, Crocevia da Der
siebente Ring
(1907)
Illustrazione
della celeberrima poesia simbolista di Stefan George, in un’opera carica di mistero,
realizzata a grafite nel 1924 da Otto Forster, pittore e illustratore austriaco (1881 - 1930) ancora troppo poco repertoriato, anche a causa di una vita complicata che lo ha costretto a vivere spesso sotto una doppia identità.
Forster, alla luce dei suoi pochi lavori autografi, risulta essere senza ombra di dubbio uno dei più interessanti esponenti della nuova espressività, tra decandentismo, simbolismo e Secessione. Un artista
che sembra farci rivivere le atmosfere paniche di Odillon Redon e Koloman
Moser, ormai quasi del tutto dimenticato, costretto a utilizzare pseudonimi (ad es. H. Meyer) per poter lavorare, anche Italia, dopo la sua segnalazione di "potenziale anarchico" emessa dalla polizia asburgica.
Visse anche a Trieste, dove un appassionato storico del luogo volle farcelo scoprire, mostrandoci lettere e riviste d'epoca, nelle quali si vedeva la sua partecipazione alla vita artistica, con frequentazioni importanti come Italo Svevo e Franz Von Stuck.
Con un repertorio, solo in parte svelato, che racconta una vita dedicato all'arte, forse alla politica, forse destinare a rimanere ancora a lungo avvolta nell'oblio.
Visse anche a Trieste, dove un appassionato storico del luogo volle farcelo scoprire, mostrandoci lettere e riviste d'epoca, nelle quali si vedeva la sua partecipazione alla vita artistica, con frequentazioni importanti come Italo Svevo e Franz Von Stuck.
Con un repertorio, solo in parte svelato, che racconta una vita dedicato all'arte, forse alla politica, forse destinare a rimanere ancora a lungo avvolta nell'oblio.
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