UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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lunedì 28 maggio 2012

AEROPITTORI, VOLATI VIA DALLA MENTE.

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Fedele Azari
Nelle velocità terrestri (cavallo, automobile, treno) le piante, le case ecc., avventandosi contro di noi, girando vicinissime le vicine, meno rapide le lontane, formano una ruota dinamica nella cornice dell'orizzonte di montagne mare colline laghi, che si sposta anch'essa, ma così lentamente da sembrare ferma. Oltre questa cornice immobile esiste per l'occhio nostro anche la continuità orizzontale del piano su cui si corre.

Nelle velocità aeree invece mancano questa continuità e quella cornice. panoramica. L'aeroplano, che plana si tuffa s'impenna ecc., crea un ideale osservatorio ipersensibile appeso dovunque nell'infinito, dinamizzato inoltre dalla coscienza stessa del moto che muta il valore e il ritmo dei minuti e dei secondi di visione-sensazione Il tempo e lo spazio vengono polverizzati dalla fulminea constatazione che la terra corre velocissima sotto l'aeroplano immobile.

Nella virata si chiudono le pieghe della visione-ventaglio (toni verdi + toni marroni + toni celesti diafani dell'atmosfera) per lanciarsi verticali contro la verticale formata dall'apparecchio e dalla terra. Questa visione ventaglio si riapre in forma di X nella picchiata mantenendo come unica base l'incrocio dei due angoli.il decollare crea un inseguirsi di V allargantisi. Il Colosseo visto a 3000 metri da un aviatore, che, plana a spirale, muta di ferma e di dimensione ad ogni istante e ingrossa successivamente tutte le facce del suo volume nel mostrarle.

In linea di volo, ad una quota qualsiasi, ma costante, se trascuriamo ciò che si vede sotto di noi, vediamo apparire davanti un panorama A che si allarga man mano proporzionalmente alla nostra velocità, più oltre un piccolo panorama B che ingrandisce mentre sorvoliamo il panorama A finché scorgiamo un panorama C allargantesi man mano che scompaiono A lontanissimo e B ora sorvolato.

Nelle virate il punto di vista è sempre sulla traiettoria dell'apparecchio, ma coincide successivamente con tutti i punti della curva compiuta, seguendo tutte le posizioni dell'apparecchio stesso. In una virata a destra i frammenti panoramici diventano circolari e corrono verso sinistra moltiplicandosi e stringendosì, mentre diminuiscono di numero nello spaziarsi a destra, secondo la maggiore o minore inclinazione dell'apparecchio.

Dopo avere studiato le prospettive aeree che si offrono di fronte all'aviatore, studiamo gl'innumerevoli effetti laterali. Questi hanno un movimento di rotazione. Così l'apparecchio si avanza come un'asta di ferro doppiamente dentata ingranandosi da una parte e dall'altra coi denti di due ruote che girano in senso opposto a quello dell'apparecchio, e i cui centri sono in tutti i punti dell'orizzonte. Queste visioni roteanti si susseguono, si amalgamano, compenetrando la somma degli spettacoli frontali. Noi futuristi deliberiamo che il principio delle prospettive aeree e conseguentemente il principio dell'Aeropittura è un'incessante e graduata moltiplicazione di forme e colori con dei crescendo e diminuendo elasticissimí, che si intensificano o si spaziano partorendo nuove gradazioni di forme e colori...
  "Gazzetta del popolo"  22-9-1929 articolo" prospettive di volo" manifesto aeropittura

Italo Ferro Torino 1880-1934, Aeropittura

Questo il Manifesto. Scritto dai pionieri. Ma l'aeropittura non si limita ai nomi di Dottori, Balla, Crali, D’Anna, Prampolini. Ma si allarga, di ondata in ondata, e di decennio in decennio, sino alla fine degli anni '40, in un vortice di esplorazioni che ricordano, questo sì, il fascino del volo. Qualcuno percorre rotte già tracciate. Qualcuno, magari lontano da Roma o da Milano (in Istria, in Sicilia, in Umbria, in Emilia), ne traccia di nuove.
Qualcuno, e sono tanti, viene perso dai radar. 


Leandra Angelucci Cominazzini

Autori sui quali inizieremo un percorso di conoscenza, aperto anche alle vostre segnalazioni.
Fedele Azari, Barbara, Uberto Bonetti,  Benedetta Cappa, Giuseppe Caselli, Nino Costa, Giulio D'Anna, Mino Delle Site, Leandra Angelucci Cominazzini, Tullio d'Albisola, Italo Ferro, Fillia, Sante Monachesi, Novo (Nello Voltolino), Pippo Oriani, Osvaldo Peruzzi, Ugo Pozzo,  Aldo Rigetti, Mino Rosso, Mino Somenzi, Tato, Thayaht.  E poi Forlin, Averini, Fasullo, Goretti, Zen, Veronesi, Caviglioni, Marcati, Morato, Gigliol, Tutti, Baledssarri, Di bosso, Corona, Favalli, Rosso, Italo Fasolo, Zen, Chetoffi, Acquaviva, Gambini.


Tullio D'Albisola
Italo Ferro
Novo (Nello Voltolino)





2 commenti:

  1. Sono un collezionista ed ho recentemente acquistato un'aeropittura di Italo Ferro, di cui voi citate date e città di nascita e morte (Torino, 1880,1934). Alcuni amici esperti di futurismo mi hanno detto che Italo Ferro non é mai assistito. Avete qualche informazione su questo artista? Vi ringrazio molto. Massimo

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  2. Puoi trovare la biografia di Italo Ferro nel sito:
    www.futurismo.org/artistas/italo-ferro/

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