La provocazione può diventare intellettuale come diceva Schad "se ben rifinita e studiata" così, "...anche una vagina può essere arte non solo quindi mero strumento sessuale".
In “Deux Filles“ Schad ci mostra la bellezza del corpo femminile e la sua arte nel tentare la coscienza umana, con ragionamenti animaleschi e primitivi. La masturbazione diventa oggetto di venerazione, di studio se vogliamo ma non azione banale o scontata perché, lo sappiamo bene, ricercata dalle donne e dagli uomini che ne fanno uso. Uno sguardo perso nel vuoto ma cosciente dell’azione, del movimento che provoca piacere, la compagna di esperienze guarda l’amica nell’atto del godimento. Christian cerca strade proibite ma che provocano desiderio e godimento. Lui tedesco di Miesbach (Baviera), nato il 21 agosto del 1894, che vide la prima e la seconda guerra mondiale analizza non solo i tedeschi ma l’umanità stessa. Sempre al limite, se non apertamente scandaloso, Schad non si preoccupa di cosa disegna ma di farci comprendere perché lo ha fatto, il motivo per cui ha voluto vedere il piacere sui nostri volti.
In “Deux Filles“ Schad ci mostra la bellezza del corpo femminile e la sua arte nel tentare la coscienza umana, con ragionamenti animaleschi e primitivi. La masturbazione diventa oggetto di venerazione, di studio se vogliamo ma non azione banale o scontata perché, lo sappiamo bene, ricercata dalle donne e dagli uomini che ne fanno uso. Uno sguardo perso nel vuoto ma cosciente dell’azione, del movimento che provoca piacere, la compagna di esperienze guarda l’amica nell’atto del godimento. Christian cerca strade proibite ma che provocano desiderio e godimento. Lui tedesco di Miesbach (Baviera), nato il 21 agosto del 1894, che vide la prima e la seconda guerra mondiale analizza non solo i tedeschi ma l’umanità stessa. Sempre al limite, se non apertamente scandaloso, Schad non si preoccupa di cosa disegna ma di farci comprendere perché lo ha fatto, il motivo per cui ha voluto vedere il piacere sui nostri volti.
Studia all’Accademia d’arte di Monaco di Baviera è ben presto si avvicina hai gruppi Dada e d’avanguardia. La fusione con lo stile nuovo del novecento avverrà quando costretto a scappare per evitare il servizio militare si rifugia in Svizzera, Zurigo per essere precisi, dove nasce il movimento Dadaista. Influenze stilistiche ma non sostanziali perché il pittore tedesco è sicuro della sua arte e del suo pennello, mai in errore o superfluo. Lo stile si affina anche grazie ai suoi viaggi compiuti dopo il primo conflitto mondiale a Roma e Napoli, per poi trasferirsi a Vienna. “Nudo a mezzo busto“ è la continuazione d’azione di intenti del pittore che sembra volerci mostrare la donna dopo l’atto sessuale. Occhi stanchi ma goduti con una vena quasi “fumosa“ nelle pupille, capelli leggermente fuori posto , seni con capezzoli ben presenti e un accento di pelo sotto le due ascelle che intrigano l’occhio dell’osservatore. Le donne di Schad sono femminili, sensuali e tenaci, molto snob e alle volte timide nonostante la loro voglia, la loro esigenza di provocare. La collana della donna è fine, di classe sembra che arrivi direttamente dai quadri di Tamara de Lempicka o dalle illustrazioni femminili dell’Art Nouveau.
Grandissimo e sconcertante artista, genio della Nuova oggettività tedesca. Incredibilmente misconosciuto.
RispondiEliminaBravi ottimo contributo, con stima,
Mauro S.
P.S.: a quando un bel contributo su Cagnaccio di San Pietro?
Grazie dei complimenti, ma abbiamo già dedicato un articolo a Cagnaccio di San Pietro, vallo o a cercare, dal titolo eloquente.
RispondiEliminaCAGNACCIO DI SAN PIETRO, PER NOI UNO DEI 100 GRANDI DEL '900.
Grazie della segnalazione, mi era sfuggito.
RispondiEliminaVado a leggerlo subito e con grande piacere.
Saluti,
Mauro
Ho letto l'articolo su Cagnaccio ed ho apprezzato molto.
RispondiEliminaPrendo l'occasione per chiedere se mi son perso anche contributi su altri due dei miei pittori preferiti, Antonio Donghi e Domenico Gnoli, che vedo nelle immagini riportate a fondo blog.
Cordiali saluti,
Mauro
Grazie per i complimenti. Gnoli e Donghi, per noi tra i top 200 del '900 saranno oggetto di altri articoli. Se però andate in fondo alla pagina, digitando sui diversi anni potrete vedere tutti gli articoli- Oppure digitando sul motore di ricerca. qualche nome, la casa rossa di Melli, Wiilart, Accatino, Rietveld...
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