UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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martedì 18 dicembre 2018

DEVIN LEONARDI. UNA STELLA CADENTE IN UN GRANDE CIELO BLU

Devin Leonardi a 33 anni si uccide. Non so come, non so perché. Perché la pagina web memorial non lo dice, e le notizie dei quotidiani sono state oscurate. Non era una celebrità, ma un ottimo artista figurativo, con la predilezione per scene di notte o della “contro-ora” con il cielo che oscilla tra indaco e Blue Congo. Come la sorella, Colleen, osserva: "Ha visto fino all'essenza delle cose e aveva un modo di catturare e dire la verità".
Gli acquerelli e i dipinti ad olio di Leonardi dal 2005 al 2014 riportano alla metà del 1800 e seguono le tradizioni e le strade popolari americane e l'identità riformista della nazione. Leonardi ha utilizzato un processo di collage e compositing di fotografie in ritratti e scene senza interruzioni, trasformando le immagini storiche in dipinti con un colore, uno stato d'animo e un tempo propri. Un tributo e una ricerca di purezza assolute.

evin Leonardi , Two Friends on the Shore of Long Island, 2009, Acrylic on paper,




Era nato il 16 aprile 1981 a Evanston, nell'Illinois, ma trascorre i suoi primi anni a Jensen Beach, in Florida, prima di tornare a Chicago, nell'Illinois. Curioso e turbolento, ha avuto una breve ma illustre carriera come attore, esibendosi in teatro e in televisione a Chicago. Ha iniziato a disegnare e dipingere in giovane età mentre studiava arti visive alla Chicago Academy for the Arts. Il talento iniziale di Devin come artista visivo gli è valso una borsa di studio per The Cooper Union a New York City dove rimarrà per 11 anni. Città che amerà molto e che conosceva profondamente.

Era anche appassionato di cucina, uno chef sui generis, sia per passione, sia per mantenersi nella Grande Mela.
Più tardi, quando fece il passo radicale per lasciare New York City e trasferirsi nel Montana con la sua compagna Annie Connole,
fu come se si stesse letteralmente muovendo nei paesaggi dei suoi dipinti. Amava la natura selvaggia e la purezza di questa terra epica, ma era anche fieramente consapevole che l'industrializzazione e i cambiamenti ecologici avevano gravi effetti sulla regione. Ancora una volta diventa archeologo della regione e organizza escursioni nelle città fantasma minerarie locali, spiegando ogni sfumatura della loro storia antica e recente. Altro non so.








"In un senso molto generale, la mia preoccupazione con la pittura è radicata nelle sue connessioni uniche al passato. Dopo tutto, i metodi per produrre una pittura a olio rimangono relativamente invariati dopo più di seicento anni. Ciò significa che la pittura ha una posizione unica per parlare per il passato. Potresti dire che la più grande forza del dipinto risiede nel fatto che le sue radici nella tradizione rimangono intatte nonostante tutti i tentativi di trasformarle radicalmente che definiscono la modernità".

Devin Leonardi




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