UN PROGETTO DI ALFREDO ACCATINO

Viaggio non scontato tra artisti e visionari da tutto il mondo, molto lontano dai soliti nomi. Non esisterebbero le avanguardie senza maestri sconosciuti alla massa (ma certo non a musei e collezionisti). E non si sarebbe formata una cultura del contemporaneo senza l’apporto di pittori, scultori, fotografi, designer, scenografi, illustratori, che in queste pagine vogliamo riproporre. Immagini e storie del '900 – spesso straordinarie - che rischiavamo di perdere o dimenticare.


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martedì 22 settembre 2015

LOVER EYES. Gli occhi degli amanti clandestini.

Ti guardano, fissi. Dovrebbero comunicare passione. Forse. Ma anche un po’ di inquietudine.

Sono i LOVERS EYES, sorta di enigmatico pegno d’amore che nel XVIII° e XIX° sec. amanti britannici, francesi e nord europei si scambiavano in maniera clandestina, tanto che ancora adesso, nella maggior parte dei casi, non è possibile identificare i loro destinatari o le persone che erano state raffigurate da abili e costosi miniaturisti.
Gli esperti ritengono siano rimasti oggi nel mercato meno di 1.000 "occhi dell'amante, molti dei quali conservati in collezioni private, capaci di costare anche migliaia di euro, tanto da far nascere anche in tempi recente la produzione di falsi.





Secondo la tradizione, la moda avrebbe avuto inizio alla fine del 18° secolo, quando il principe di Galles - che in seguito divenne Giorgio IV – si innamorò perdutamente di una donna cattolica, rimasta due volte vedova, di nome Maria Fitzherbert. E che fu proprio tra i due amanti, ostacolati dal dovere si Stato, che sarebbe nata l’usanza dello scambio di “occhiate amorose”…

La love story tra il principe di Galles e Maria rese popolari questi oggetti e ha generato una moda di elite che durò fino al 1840 - e anche più tardi - passando per la Regina Vittoria, che pare avesse commissionato un certo numero di questi oggetti durante il suo regno.

Sarebbe anche questo il segreto del celebre scatto della Contessa di Castiglione, fotografata da Pierre-Louise Pierson, che verso il 1863 mette in evidenza uno dei suoi splendidi occhi.