"Un atlante su cui esercitarsi”. Con queste parole, nelle pagine finali della sua Piccola storia della fotografia Walter Benjamin sintetizza la propria interpretazione di Menschen des 20. Jahrhunderts (Uomini del XX secolo), l’ampio progetto a cui il fotografo tedesco August Sander aveva iniziato a lavorare sin dagli anni Dieci e che sarebbe rimasto incompiuto: il catalogo degli essere umani del proprio tempo.
Sander (1876-1964) era figlio di un carpentiere che lavorava nell'industria mineraria. Mentre lavorava in una miniera locale, Sander imparò i primi rudimenti della fotografia assistendo un fotografo che stava lavorando per la compagnia mineraria. Col supporto finanziario di suo zio comprò l'attrezzatura fotografica e allestì una sua camera oscura. Svolse il servizio militare come assistente di un fotografo, e gli anni successivi viaggiò attraverso la Germania. Nel 1901 iniziò a lavorare per uno studio fotografico a Linz, diventandone prima socio (1902) e poi unico proprietario. Nel 1910 lasciò Graz e aprì un nuovo studio a Colonia.
Nei primi anni venti Sander si unì al "Gruppo degli Artisti Progressivi" di Colonia e cominciò a pianificare un catalogo della società contemporanea attraverso una serie di ritratti. Nel 1925, in una lettera a Erich Stenger luglio, Sander aveva formulato il proposito di realizzare un’opera che proponesse "una sezione dell’epoca presente", tramite una fotografia che, con la sua "fedeltà assoluta", avrebbe consentito di elaborare "una psicologia veridica della nostra epoca e del nostro popolo": inquadrature prevalentemente frontali, sguardo in macchina, sfondi neutri, staticità dei corpi dovuta anche alla scelta di lunghi tempi di esposizione per aumentare la resa dei dettagli, e in generale la ricerca di pose tipiche capaci di rivelare nel modo più chiaro possibile la professione e la collocazione sociale dei soggetti fotografati.
Il primo libro di Sander Face of
our Time fu pubblicato nel 1929. Contiene una selezione di 60 ritratti tratti
dalla serie People of the Twentieth Century (Ritratti del Ventesimo Secolo).
Sotto il regime nazista, il suo lavoro e la sua vita personale furono
pesantemente limitati. Suo figlio Erich, che era un membro del partito di
sinistra Socialist Workers' Party (SAP), fu arrestato nel 1934 e condannato a
10 anni di prigione, dove morì nel 1944. Il libro di Sander Face of our Time fu
sequestrato nel 1936 e le lastre furono distrutte, in quanto l'uomo proposto
dal fotografo non corrispondeva al modello proposto dal regime nazista:
l'ariano era uguale all'ebreo o all'omosessuale. Non solo ma dopo aver
esplorato le professioni in 7 gruppi aveva aggiunto ulteriori sotto-sezioni
intitolate Prigioneri politici, Perseguitati e Lavoratori
immigrati, che dimostreranno la decisione di Sander di rendere
visibili nella propria opera le drammatiche ferite sociali provocate dal
nazismo.
Quando esplose la seconda guerra
mondiale lasciò Colonia e si trasferì in campagna, permettendo così di salvare
la maggior parte dei suoi negativi. Il suo studio fu distrutto nel 1944 durante
un bombardamento.