Per più di 70 anni, la tomba, sul lato sinistro della sezione centrale del
cimitero di Willoughby ha mostrato una semplice scritta: "Ragazza in blu, uccisa in treno, 24 dicembre 1933. Sconosciuta,
ma non dimenticata".
Una
ragazza, vestita di blu. Nel freddo dell’Ohio. Dopo aver lasciato una pensione sulla Third Street, la vigilia di Natale, la ragazza
era stato uccisa da un treno passeggeri diretto a New York Central vicino alla
Industrial Parkway.
L'unico indizio della sua identità lo trovano nella sua borsa, 90 centesimi e un biglietto ferroviario per Corry, in Pennsylvania.
Il suo corpo viene cos’ portato nell'ex casa di pompe funebri di Jim McMahon, dove viene esposta per due settimane. Più di 3.000 residenti visitarono il corpo per rendere omaggio e vedere se potevano identificarla. Nessuno ne fu capace.
I residenti di Willoughby raccolsero così $60 per una lapide, e la ragazza in blu venne sepolta nel cimitero. Un ulteriore $15 di un fondo cittadino garantì che gerani freschi sarebbero stati collocati sulla tomba una volta all'anno. E da allora, in città, divenne quasi un’istituzione.
Nel dicembre 1993, il mistero viene finalmente risolto, quando The News-Herald pubblica un articolo che segnala l'anniversario della
morte della "ragazza in blue". La ragazza ora ha un'ulteriore
lapide, che recita il suo nome: Josephine Klimczak, di anni 22. Una scoperta che nasce dalla curiosita di un agente
immobiliare della Pennsylvania, Ed Sekerak, che era stata coinvolto nella
vendita della fattoria Klimczak a Spring Creek e che riesce a collegare il caso
della sparizione della ragazza, avvenuta settanta prima. La storia è finita. Però ti fa pensare. Ciao Josephine
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