Mondrian, Van Doesburg, Rietveld.
Tre grandi maestri ai quali spesso si evita di accostare altri nomi eccellenti, come quelli di Max Bill, Amedee Georges Vantongerloo e, appunto, Peter Alma. Artisti capaci di creare l’humus culturale e il confronto dialettico fondamentale per lo sviluppo di un fenomeno complesso come il movimento De Stjil.
Peter Amstel Alma (Indie Orientali Olandesi, 1886 - Amsterdam, 1969) è stato infatti un artista olandese, per alcuni anni collegato al movimento del Neoplasticismo, attivo nel partito comunista e nelle lotte del movimento operaio nel periodo compreso tra le due guerre mondiali.
Il percorso di studio inizia in Olanda presso l’Accademia di Belle Arti de L’Aia (1904-1906) per poi proseguire a Parigi l’Accademie Humbert (1907-1914) dove stringe amicizia con i pittori Fernand Léger, Henri Le Fauconnier e Piet Mondrian, aderendo alla fine del 1914 al neoplasticismo.
La sua militanza politica e il divorzio dall’amatissima moglie Brecht Willemse gli farà vivere dalla fine degli anni ’30 momenti di grande sofferenza che influenzeranno la sua pittura, sempre sospesa tra figurativo e astrattismo.
Alcuni suoi murales possono essere visualizzati nella Stazione Amstel dopo che la demolizione della vecchia piscina in Marnixstraat ha costretto a far spostare nella nuova location l’importante ciclo pittorico. Morirà ad Amsterdam a 83 anni.
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