domenica 31 marzo 2019

ERCOLE BRINI E IL SACRO GRAAL DEL MANIFESTO CINEMATOGRAFICO

Del poster di “Ladri di Biciclette” esiste una sola copia conosciuta, la cui quotazione è solo da immaginare. Più a buon mercato “Colazione da Tiffany”, il poster che ha contribuito a creare il mito di Audrey Hepburn, passato in asta anche da Christie’s e oggi quotato intorno agl 8000 euro. Entrambe le illustrazioni sono opera di Ercole Brini (1913-1989), artista e cartellonista attivo a Roma a partire dal dopoguerra, “dotato di un segno personale, dal forte contrasto cromatico e dalla pennellata decisa”. 
Un artista vero, che dopo una fortunata carriera espositiva nell'arte "alta" negli anni ’50 inizia a lavorare nel cinema e che ha saputo piegarsi alle esigenze della committenza, lavorando per le maggiori case cinematografiche, firmando capolavori come “Blow Up”, "Quarto Potere" o creando una celebre cover per “Via col vento”.
Grandi autori, in parte misconosciuti, oggi oggetto di culto per i collezionisti.


 

Angelo Cesselon,manifesto





Ercole Brini, 1953, tempera su carta per manifesto Opera Maternità e Infanzia
cover della rivista Qualificaione
 

2 commenti:

  1. Il manifesto di ladri di biciclette, quello nella foto è di Angelo Cesselon, non di Brini ! Inoltre non ne esiste una sola copia e le quotazioni sono decisamente più basse di Colazione da Tiffany ������

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  2. Giusto il commento di Anonimo; la prima immagine raffigursta è di Cesselon. Brini, che è stato peraltro mio maestro, è l'autore del secondo manifesto.
    Bruno - grafico - Roma

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