domenica 14 ottobre 2018

AVERARDO CIRIELLO, SIGNORE DELLE DONNINE NUDE, RE DEL SORRISO, PRINCIPE DEI POSTER

Averardo Ciriello aveva intitolato una sua opera, una di quelle con protagonista una delle sue prorompenti donnine dai seni ipertrofici con il titolo ORRENDAMENTE BELLO, forse involontario, ma tra i più colti e azzeccati. Perché Averardo sa di avere creato, per scelta, una icona popolare capace di sollecitare i desideri più inverecondi, ma anche di accendere il sorriso, come in una novella buffa del Boccaccio. Del resto, se il Bello, nella prospettiva hegeliana, appare come una manifestazione sensibile dell'Idea e della sua libertà, il Brutto e il Kitsch si presenta come ciò che contrasta la ricerca comune.
Nonostante avesse realizzato quasi millecinquecento poster cinematografici (da Riso Amaro a Divorzio all’Italiana, da James Bond sino al Casanova di Fellini) Ciriello è infatti ricordato e idolatrato per i seni di Maghella e Lucifera, ai vertici nel genere della comic art e per le sue Signorine Sette.

Le pin-up di 7sette, 1945-1946




Nato Milano nel 1918, vissuto per un certo periodo a Trieste e poi tornato a Milano studia al Liceo Artistico e inizia a disegnare giovanissimo. Andato in guerra, presta servizio nel Servizio di Propaganda della Marina Militare, e poi a 23 anni debutta sulla rivista Acqua salata. Basta poco e poco dopo raggiungere nel 1945 L'Intrepido di Cino Del Duca.

Il grande successo gli arriva con le copertine della rivista 7Sette (che si chiamerà poi Otto e Otto volante). Non solo diventa l’erede naturale di Boccasile (compromessosi con la repubblica di Salò), ma rappresenta con la SIGNORINA SETTE la “nuova ragazza”. Spigliata, libera e allegra, e che dopo la guerra vuole tornare a sorridere.

Negli anni Cinquanta crea vignette, illustrazione e copertine per Marc'Aurelio, la Domenica del Corriere, riviste di moda e inizia una fortunatissima carriera di cartellonista per il cinema.

Quando ha ormai è nel pieno della carriera lo scoppio del fenomeno dei fumetti sexy gli apre le porte. E’ uno dei pochi che si può permettere di fare solo copertine, facendosi pagare molto di più dei propri colleghi. Si passa così da Lucifera e Maghella alla rivista Menelik.

Ma è Maghella (1974-198) il suo personaggio più riuscito e divertente, oggi oggetto di culto.

Morirà a Roma a 99 anni, come Carl Barks, nel 2016. Grazie. Grazie. Grazie.











 

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