giovedì 27 settembre 2018

BUONAROTTI, BUONA FORCHETTA.


Un po’ di pesce, pane a lunga lievitazione, e una robusta dose di vino. Questo il menù del foglietto della spesa, Buonarroti Style, conservato presso l’archivio di Casa Buonarroti, a Firenze, scritto dall’artista toscano sul retro di una lettera in modo che fosse leggibile dal servitore, probabilmente analfabeta. Compilata il 18 Marzo 1518, Michelangelo scrisse prima il testo e poi lo illustrò con diversi schizzi.
  • pani dua, due pagnotte di pane
  • un bochal di vino, una caraffa di vino
  • una aringa, un'aringa
  • tortegli, tortelli
  • una insalata, un'insalata
  • quatro pani, quattro pagnotte
  • un bochal di tondo, un boccale di vino corposo
  • un quartuccio di bruscho, un quartino di vino secco
  • un piatello di spinaci, un piatto di spinaci
  • quatro alice, quattro alici
  • tortelli, tortelli
  • sei pani, sei pagnotte
  • dua minestre di finochio, due minestre di finocchio
  • una aringa, un'aringa
  • un bochal di tondo, un boccale di vino corposo 
Un tenore di vita da persona facoltosa, con disponibilità economiche rilevanti rispetto alle persone comuni. In quel periodo Michelangelo si trovava a Firenze, e aveva appena vinto il concorso per realizzare la facciata della chiesa di San Lorenzo, indetto da Papa Leone X (Giovanni di Lorenzo de’ Medici figlio de “il Magnifico”).






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