Il termine realismo magico nacque in
Italia e nella stessa Italia il genere letterario ebbe successo tant’è che,
oltre a Massimo Bontempelli, che scrisse secondo le forme del realismo magico
tra il 1922 ed il 1940 - La scacchiera davanti allo specchio (1922) Eva ultima
(1923) La donna dei miei sogni e altre avventure moderne (1925) - autori come
Italo Calvino e Dino Buzzati possono esser inclusi in questo grande filone
letterario. Il realismo magico, al pari del surrealismo francese, è figlio
dell’idea spiritualista di voler rompere con il positivismo imperante di fine
ottocento ed in comune con il movimento francese ha appunto una certa visione
onirica, l’indagine dell’inconscio ed il legame con l’arcano contenuto nei
miti, riprendendo quel realismo magico ante litteram che ha sempre accompagnato
la letteratura universale (si pensi ad esempio all’Eneide ed alla Divina Commedia).
In qualche modo conosciamo Antonio Donghi, Felice Casorati e
Cagnaccio di San Pietro che prendevano spunto dalla tradizione figurativa della
classicità rinascimentale italiana del Trecento e del Quattrocento, immergendo
la realtà in una magica sospensione, nella quale i personaggi vivono una
situazione di classicità assorta e spesso dall'effetto inquietante.
Tra loro anche Gian Emilio Malerba, quasi totalmente
dimenticato.
Studia all'Accademia di Brera con Tallone esordendo nel
1906. Consegue il premio Canonica e l'anno successivo il suo dipinto Il
cappello nero è acquistato dal re d'Italia. Intanto la sua arte evolve in
composizioni più nitidamente costruite. Espone alla XIII Biennale di Venezia
con dipinti, tra cui il celebre Maschere, che sono già in sintonia con la nuova
corrente di Realismo magico.
Nel 1922 è tra i fondatori del gruppo di Novecento che espone a Milano l'anno successivo alla galleria Pesaro
Scompare prematuramente all'età di quarantasei anni mentre si preparava a partecipare alla Prima Mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano.
Nel 1922 è tra i fondatori del gruppo di Novecento che espone a Milano l'anno successivo alla galleria Pesaro
Scompare prematuramente all'età di quarantasei anni mentre si preparava a partecipare alla Prima Mostra del Novecento Italiano alla Permanente di Milano.
autoritratto |
Nessun commento:
Posta un commento