1916. Lei è bellissima, più moderna di tante foto sel suo tempo. Facile. E' una foto mozzafiato di Jeanne Eagles, scattata dal Barone Adolf de Meyer il primo fotografo ufficiale di moda. Jeanne sarebbe morta suicida pochi anni dopo, per eroina, incapace di adattarsi alla fine del muto. Ma questa è un'altra storia.
La storia che vi racconto è quella di un autore chiamato "Il Debussy della fotografia" da Cecil Beaton, tanto per dire, che sarebbe stato consacrato per la sua serie di scatti per Elisabeth Arden, per i suoi ritratti di potenti, per la costruzione di scenari glamour e pose che hanno costituito la base della Vogue Colture.
La storia che vi racconto è quella di un autore chiamato "Il Debussy della fotografia" da Cecil Beaton, tanto per dire, che sarebbe stato consacrato per la sua serie di scatti per Elisabeth Arden, per i suoi ritratti di potenti, per la costruzione di scenari glamour e pose che hanno costituito la base della Vogue Colture.
Baron Adolph de Meyer for Elisabeth Arden 1927
Nato in
Francia da ricco padre tedesco e madre scozzese nel 1899, sposò a Chelsea Olga Caracciolo dei Duchi di Castelluccio, donna colta, elegantissima oltre che campionessa di
scherma, musa di molti pittori, tra cui Boldini e Sargent, cittadina del mondo. Con un aurea regale, se è vero che il suo padrino era Edoardo VII, che forse era anche il suo vero padre. Per non essere da meno Adolf decide di farsi chiamare con il titolo di Barone perché affermava che gli fosse stato concesso da Federico Augusto
III di Sassonia nel 1897, anche se non è stata mai trovata alcuna prova.
L’unione tra Olga e Adolf durò trenta anni, anche se fu un matrimonio di convenienza, in quanto De Meyer è omosessuale, e sua moglie Olga bisessuale.
L’unione tra Olga e Adolf durò trenta anni, anche se fu un matrimonio di convenienza, in quanto De Meyer è omosessuale, e sua moglie Olga bisessuale.
Nel 1914, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Adolf e Olga si trasferirono a New York City, ed è nella Grande Mela che capisce la nascita di nuovo fenomeno quello Fashion System la moda, diventando fotografo ufficiale per la Vogue (1914-21) e per Vanity Fair. Un sodalizio che non dura molto.
De Meyer nel 1922 accettò infatti l'offerta di diventare il capo-fotografo di Harper's Bazaar a Parigi, dove trascorrerò 16 anni tempestosi.
Conosce il poeta e antropologo Nicolas Roerich che lo inizia ai culti orientali. Ma non è finita qui.
Come
ha scritto Francesca Galassini: "...su consiglio
di un astrologo, la coppia cambiò nome in Gayne e Maharh. Entrambi oramai erano
dipendenti dalla cocaina, tanto che Olga morì nel 1931 a causa di un infarto in
una clinica austriaca, dove si era rifugiata per disintossicarsi; il barone,
distrutto dalla morte della moglie si rinchiuse in se stesso rifiutandosi di
lavorare. Più tardi accolse in casa un assistente che in realtà si rivelò
essere suo amante, il giovane Ernest Frohlich. Il Barone e il suo amante
decisero di prendere in affitto una villa a Capri dove conducevano una vita al
limite dello scandalo, tra feste e fiumi di droghe, cosicché la polizia
fascista li cacciò dall’isola. Dopo essere stato uno sei protagonisti della
Belle Epoque e degli Anni Folli il viale del tramonto era sempre più vicino.
Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si rifugiò a Hollywood,
continuando il suo lavoro di fotografo ritrattista, ma in tono minore e
conducendo un stile di vita modesto. In quel periodo dopo una grave depressione
distrusse gran parte del suo archivio, lasciando solo alcune opere ritenute
fondamentali. Morì nel 1946 lasciando in eredità alcuni scatti inediti della
Marchesa Casati. Purtroppo per molto tempo dimenticati in una valigia dentro un
deposito, furono ritrovati e messi all’asta da Sotheby’s nel 1980"
La sua morte venne registrata come quella di "Gayne Adolphus
Demeyer, scrittore (in pensione)". Solo poche delle sue opere
sopravvissero fino ad oggi, mentre la maggior parte rimase distrutta
nella seconda guerra mondiale.
Coco Chanel by Adolf de Meyer ... |
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