Max Oppenheimer
(1885-1954), pittore e incisore, austriaco di nascita, studia pittura a Vienna
e Praga dal 1900 al 1906 e viene incluso nelle mostre di arte contemporanea di
Kunstschau del 1908 e del 1909, organizzate da Gustav Klimt. Insomma, ha
frequentazioni importanti, se è vero che finisce per condivide lo studio con Egon Schiele
nel 1910 (che gli farà anche un famoso ritratto).
Nel 1912 si trasferisce a Berlino e da allora si firma come "MOPP" esplorando il rapporto tra arte e musica, anche alla luce della visione fotografica del futurismo. Dichiarato
non idoneo dal punto di vista medico per il servizio militare dal 1915 si
stabilisce in Svizzera, dove visse fino al 1920; tornò a Berlino, poi a Vienna
negli anni '30 sconfinando nei territori del DADA.
Realizzerà circa un centinaio di tavole grafiche, incontrando ammiratori, ma anche scontrandosi con gli amici: la sua prima litografia, un poster
realizzato nel 1911 per la sua mostra alla Galerie Thannhauser di Monaco, viene
bandito dalla polizia per indecenza e provocò l'accusa di plagio da Oskar
Kokoschka.
Omosessuale e
ebreo, affrontò la persecuzione dei nazisti, che rimossero le sue opere dai
musei tedeschi nel 1937. Emigrò a New York, attraverso la Svizzera, nel 1938
dove morirà come cittadino Americano. Questa è
la prima pagina scritta su di lui in Italiano.
L'operazione, 1906 |
1909, Kokoschka - Murderer, The Hope of Womankind che provocò l'accusa di plagio
ritratto di Egono Schiele dell'amico Max
Ottimo!
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