venerdì 20 ottobre 2017

DADAGLOBE. IL PRIMO PROGETTO SOCIAL.

"Dadaglobe" è il nome del progetto che nel 1921 era stato concepito da Tristan Tzara e che era stato finanziato da Francis Picabia. 
I due artisti spedirono 50 lettere ai loro amici o possibili referenti sparsi in 10 nazioni, scelti tramite passaparola o come "influencer". Personaggi con seguito e che ritenevano sensibili alla loro crociata dell’anti-arte: Aragon, Breton, Cocteau, a Marcel e Suzanne Duchamp, a Max Ernst, Man Ray, Brancusi, George Grosz, Heartfield, Schwitters, Van Doesburg, Stella
Chiesero a tutti loro di inviare una foto «riconoscibile, ma anche trattata», ma anche frasi, parole, poesie, frasi. Con un obiettivo ambizioso: dare vita a una sorta di antologia visiva del Dadaismo. 
Per varie ragioni, in primo luogo quella economica, il progetto non si è mai realizzato, anche se furono molti quelli che risposero alla provovazione. Nel 2016 l MOMA di New York è riuscita a riunire oltre 100 lavori dalla mitica (forse mitologica) Dada Anthology, ricostruendo il Dadaglobe presso la Paul J. Sachs Prints and Illustrated Books Galleries. Ecco alcune immagini, pazzesche.

 
Francis Picabia. Tableau Rastadada. 1920

 


Raoul Hausmann: P, ca 1920-1921

 

Erwin Blumenfeld: Bloomfield, President-Dada-Chaplinist, 1921.




Hannah Höch: Bedrohung auf der grünen Wiese, c. 1920. Kunsthaus Züric

Johannes Baader. The Author of the Book “Fourteen Letters of Christ”


Portrait of Sophie Taeuber with her Dada Head. 1920.



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