giovedì 28 settembre 2017

MARIO CUSSINO, CREATORE DI ICONE


Quando in Italia non esistevano i meme, non esisteva la televisione e il web due cose erano i grandi protagonisti del ‘900: le vignette satiriche e la pubblicità.

Tra i maestri che resero celebri entrambe, come Boccasile o Mauzan, un nome va ben ricordato: Mario Cussino, salito da Potenza a Roma per conquistare il mondo, rinunciando alla sua laura in Giurisprudenza per fare l’illustratore.

Nato nel 1900, morto nel 1990 ha collaborato con il periodico umoristico "Il Travaso e "Il becco giallo" con altre testate di satira, realizzando negli anni '30 anche un ritratto dei "tipi romani" e della vita in città in 36 vignette.

E’ però legato a due icone del proprio tempo, come la celebre immagine pubblicitaria del Cachet Fiat, con le mani a cerchio lette sempre in maniera equivoca, e la serie di pubblicità e vignette della serie Magnesia San Pellegrino, oggetto di collezionismo al tempo al pari delle figurine del Feroce Saladino.

Negli anni ’20 apre anche la premiata ditta Allestimenti Cussino (1922-1983) con la quale realizzerà gli allestimenti per la Mostra della Rivoluzione fascista, una delle più spettacolari mostre (di regime) mai organizzate in Italia.

 



Il Sor Capanna, cantante di strada, tra le figure mitiche della storia di Roma




Nessun commento:

Posta un commento