C’è qualcuno che a 99 anni si è fatto un regalo. Una festa in un castello. A Copertino, Lecce, dove una serie di figure a grandezza naturale danzano, si baciano, parlano, creando una seconda vita parallela, più moderna emozionante di Second Life. La festa l’ha voluta Pietro Guida, un grande maestro italiano, nato quando ancora il cinema era muto, abilissimo nel disegno, commovente nella scultura, dove si vede la lezione avuta da Arturo Martini.
Pietro Guida nasce infatti a S. Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1921 ma dagli anni cinquanta vive e lavora a Manduria (TA) dove aveva fatto il servizio militare insieme ad intellettuali come Michele Prisco, Mario Pomilio, o artisti come Enrico Accatino. Pietro Guida è nato a S. Maria Capua Vetere (Caserta) nel 1921. Consegue il diploma di scultura all'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1947 e aderisce al Gruppo Sud, divenendo uno dei protagonisti del rinnovamento culturale del capoluogo campano, il cui messaggio porterà a la Quadriennale romana.
Dal 1960 al 1975 la produzione di Guida è caratterizzata dall'abbandono del dato naturalistico e dei mezzi tradizionali del fare scultura, per adoperare materiali industriali grezzi, come mattoni, galpomice, tubi eternit, ferro e acciaio secondo i dettami di un impegno civile che in quegli anni impera.
La produzione in seguito ritornerà al figurativo, con una creatività che prosegue e si rinnova anche in tarda età, come succede solo ai cavalli di razza, con una freschezza e una voglia di sperimentare, eesempio di una vita dedicata all’arte.
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