domenica 9 febbraio 2020

UNA VOLTA I BAMBINI SI METTEVANO LA MASCHERA. MA NON ERA CARNEVALE.


Pearl Harbour scatena il panico e da credere che tutto più succedere e tutto si può fare. Il 7 gennaio 1942, un mese dopo l’attacco T.W. Smith, Jr., proprietario della Sun Rubber Company e il suo designer Dietrich Rempel, con l'approvazione di Walt Disney decidono di lanciare una maschera protettiva per bambini con l’approvazione del maggiore generale William N. Porter, capo del servizio di guerra chimica, convinti che la maschera sia progettata in modo che i bambini la portino e la indossino come parte di un gioco. Dopo l'approvazione del CWS, Sun Rubber Products Company ha prodotto maschere campione per la revisione. Seguiranno altri disegni di personaggi di fumetti, a seconda del successo della maschera di Topolino.
Il progetto venne poi abbandonato.



Le maschere erano in uso in Europa dopo la prima guerra mondiale nella quale l’uso del gas era stato frequente e distruttivo. Famosissima e quasi distopica l’immagine di centinaia di bambini in maschera. 
L’immagine raffigura infatti i giovani del Movimento dei Pionieri, che divennero poi l’organizzazione Spartacus“, organizzazione comunista simile al movimento scout che esistette dal 1922 al 1992, anno di dissoluzione dell’URSS. La fotografia fu scattata nel 1937, quando la guerra fra Germania, Russia e Finlandia era ormai alle porte e certamente nell’aria anche fra il popolo, e doveva rappresentare la forza e il grado di preparazione dei giovani comunisti sovietici.








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