lunedì 8 ottobre 2018

BARBIE SI CHIAMAVA LILLI ED ERA TEDESCA

Lilli è magra, ha i fianchi stretti, i seni a punta, i capelli sempre in ordine, con un fiocco malizioso. Indossa minipantaloncini e gonne strette sul culetto, a volte pantacollant. E lo fa ad arte, perché è furba e intelligente, e le serve per sedurre ricchi possidenti. Ed è tedesca.


 

 


Il fatto curioso è che Lilli, magari, è rinata poco dopo in un altro continente con il nome Barbie, in forma sicuramente più edulcorata. Lilli è infatti la stella della striscia comic BILD LILLi disegnata da Reinhard Beuthien, per la testata di Amburgo Bild-Zeitung, letta quasi solo da uomini. Lei stuzzica così tanto che lanciano addirittura una bambola con le sue fattezze. Nel 1953 esce il kit della bambola in scatola, che ha tanti ricambi, ma viene definita dal The New Yorker come “la bambola del sesso”. Ha la testa e le braccia staccate dal corpo (proprio come le Barbie) realizzata in due versione, 3 cm e 18 cm.
Il problema (e lìopportunità) è che piace alle bambine, che iniziano a comprarla, e mentre i papà si divertono a spogliarla, loro le vestono.


The original Barbie (left), compared with Bild Lilli.

Questa la premessa. Poi succede questo.
Ruth Handler passa per Amburgo, compra alcune bambole e le porta a casa.
Nel 1959 viene presentata alla Toy Fair di New York il 9 Marzo del 1959 una bambola di nome Barbie.
Traetene voi le conseguenze. Perché poi, alla fine la Germania ha perso, l'America ha vinto.





Ruth Handler e le sue Barbie

LE BARBIE NERE. TUTTO SI EVOLVE.




ASIAN BARBIE

 KEN TRASGENDER



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