domenica 1 ottobre 2017

A.C.M. ARCHITETTURA PER LA MENTE.

Molti artisti esponenti dell’Outsider Art seguono due strade diametralmente opposte. Vivono in totale solitudine affettiva o in una totale simbiosi creativa e spirituale. Come nel caso di Friedrich Schröder Sonnenstern o di A.C.M., sigla che sta per Alfred Corinne Marié, unione del suo nome (Alfred Marié) e quello di Corinne, la donna della sua vita, incontrata nel 1974, spesso suo unico contatto con il mondo esterno.

 
Alfred Marié nasce a Hargicourt, in Francia, e si diploma per diventare imbianchino edile. Ma non gli basta. Nel 1968 entra nella Ecole Régionale Supérieure d'Expression Plastique di Tourcoing. Dopo cinque anni abbandona gli studi, distrugge le sue opere e tenta il suicidio. Il male oscuro è diventato da ora il suo socio in affari.
Dopo due anni di psicofarmaci conosce Corinne, con la quale inizia una vita errabonda e fatta di stenti, per poi decidere di ritornare nella casa di famiglia di Alfred, abbandonata parecchi anni prima, che anche vicino il laboratorio di tessitura del padre.

Ricomincia così a realizzare opere d’arte, raccogliendo e archiviando centinaia di oggetti (radio a transistore, vecchie macchine da scrivere, orologi, scarti industriali, fili elettrici,.) che pulisce, sabbia, assembla, donandogli un ordine superiore.
Costruisce astronavi lanciate nella sua mente, crea forme zoomorfe, che manipola bruciando i singoli elementi con l'acido, permettendo loro di arrugginire, deformandoli e pitturandoli.
Crea. E vive.




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