martedì 26 settembre 2017

LOTTE LASERSTEIN, QUELLA CHE E’ ANDATA A LETTO PRESTO.

“Neue Frau” era il termine che veniva dato alle donne giovani, ribelli e indipendenti, alle “teste calde” che popolarono la Germania tra le due guerre, che si tagliavano i capelli corti e vestivano da uomini, come nel ritratto in fondo alla pagina. Ma si ballò solo un decennio, prima che il calcagno del nazismo schiacciasse le loro teste.

Tra queste, Lotte Laserstein, che in più era ebrea, e che fu costretta a rifugiarsi in Svezia allo scoppio della Guerra dove e poi scomparsa in una vita oscura di cui non è rimasta praticamente traccia.







Dissolvenza.

Nel 1986 il suo lavoro, che ha il suo corpus tra il 1920 e il 1930 viene riscoperto da uno scrittore che cercava informazioni sul Prof. Erich Wolfsfeld, che era stato anche il maestro di pittura di Lotte. Nessuno conosce questa artista. Nel 1987 venne così organizzata alla Belgrave Gallery di Londra una mostra che fece molto parlare, anche se portò poi alla dispersione delle sue opere.

Lotte, che era nata in Prussia nel 1898 morirà a 95 anni a Kalmar in Svezia nel 1993. Può essere collegata alla Nuova Oggettività o al Realismo tedesco.






Self Portrait With A Cat

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