giovedì 21 settembre 2017

LA FOTO DELL’ORGIA DI PLAYBOY. Un lavoro di gruppo…


1972. Lo scrittore e umorista Dan Greenberg scrisse un articolo intitolato "My First Orgy" per il Playboy Magazine del numero di dicembre, quello più venduto dell’anno. 
Il momento era magico per il magazine che ospitava ormai articoli di Norman Mayler e Arthur Miller e  che tirava come mai aveva fatto prima, spendendo cifre importanti per realizzare i suoi servizi.
L’idea del direttore era quella mettere in scena una cosa mai tentata prima, una foto a doppia pagina con una gigantesca orgia con Dan, al centro, che sarebbe poi divenuta anche un poster. Dei sette fotografi a contratto per la rivista nessuno se la sentiva, troppo complicato trovare i partecipanti, troppi problemi e rischi con la censura per il fatto che, al tempo, non si potevano mostrare i genitali.


L’unico che alzò la mano alla riunione di redazione fu Richard Fegley (1936 – 2001) che era stato appena assunto e voleva dimostrare il suo talento.
Ha così un’idea: coinvolgere i ballerini, le ballerine e i performer che operano nei grandi show dei Casino e parte per Las Vegas, corpi perfetti, grande intesa tra loro, poca inibizione.

L’altra idea fu quella di scattare dall’alto, da un ponte nello studio fotografico, in modo da offrire una visione totale di corpi ingarbugliati e poter nascondere più facilmente le parti da non far vedere grazie alla luce radente scaldata mediante gelatina, visto che all’epoca Photoshop non era ancora stato inventato. Il successo gli permise di fare un salto immediato, divenendo il fotografo n.1.
Il segreto è semplice. Non dire mai di no.as

POST SCRIPTUM
La cosa curiosa che anche la bellissima cosa che avete visto all'inizio del post si trova a Las Vegas.
E' "La caduta degli angeli ribelli", Napoli, 1700, avorio. Conservato al Nelson-Atkins Museum of Art - Las vegas. Magari l'ha vista...




Untitled  di Claudia Rogge, ispirata all'opera







Bacchanal by Auguste Léveque Bacchanalien, 1864- 1921

 Kilye Minogle


scultura di Monica Piloni


2 commenti:

  1. 2 osservazioni:

    1 c'è solo una ragazza di colore

    2 proprio poco a sinistra della testa della ragazza di colore si vede un po' di pube

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  2. Non c'era photoshop, ma c'erano abilissimi artisti del fotoritocco, che facevano sparire nei e cellulite: il lavoro di postproduzione, allora, era molto più complesso e faticoso.

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